Un viaggio che inizia coi nostri sguardi controllati all’aeroporto di Tel Aviv, in modo severo ed attento, come mai prima. Poi il silenzio e l’ascolto della nostra guida, Andrea, che per 3 giorni ci ha accompagnato geograficamente ed emozionalmente attraverso un territorio difficile ed affascinante.
Un racconto instancabile, come instancabile l’ascolto di un raccontare pieno di fascino nella culla di 3 religioni monoteiste, crocevia di differenti fedi e culture conviventi in geografie disarticolate.
Un crescendo di emozioni per le stesse ragioni, in un viaggio ben organizzato e sicuro, con alloggi di qualità, degni ristori di giornate intense.
Betlemme, in territorio Palestinese, luogo della nascita di Gesù, la chiesa della Natività.
Gerusalemme, adagiata sul suo altopiano, incrocio di religioni Cristiana, Ebraica ed Islamica, circondata da mura patrimonio dell’UNESCO, il Monte degli Ulivi, il Muro del Pianto che, visto al tramonto, trasuda tutto il suo fascino, dove la devozione di chi vi approccia lascia stupiti.
La Spianata delle Moschee.
Ed ancora: la chiesa della Flagellazione, il Santo Sepolcro.
La via Dolorosa.
Il Monte Sion, dove abbiamo visitato il cenacolo e la Sinagoga dell’Assunzione di Maria in Cielo.
Anche tempo di vedere il deserto, calcando il terreno di sentieri percorsi anche da Gesù.
Un gruppo compatto e disciplinato che ha consentito anche dei “fuori programma, come la visita notturna esterna a Gerusalemme al quartiere Ultra Ortodosso ed al Parlamento.
Tel Aviv ci ha visti nell’ultima tappa prima del rientro con una visita al mercato “Carmel Market” caratterizzato dalle spezie e frutti di ogni sorta.
Ancora occhi attenti all’aeroporto, anche in uscita, che certamente hanno trasmesso il clima di tensione ma che non ha smorzato l’entusiasmo per quel che i nostri occhi hanno “toccato”.
Difficile da scordare, certamente da ripetere.
Con lo stesso entusiasmo, con maggiore consapevolezza.
Con la stessa organizzazione.
Grazie.
Ermanno – Febbraio 2020
